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Il Palazzo dell’Arte e della Cultura – il Museo più grande del mondo – Il Louvre Napoletano

Il Louvre, nel giro di un anno, porta a Parigi dieci milioni di visitatori, che soggiornano, bevono, mangiano, dormono e fanno shopping.
Un’ospitalità che genera valore aggiunto al territorio parigino ed a tutta la Francia e che crea sviluppo, occupazione e indotto.
Napoli possiede un inedito grande attrattore turistico: il Tesoro di San Gennaro, patrimonio laico nato per atto pubblico tra i Napoletani ed il Santo con contratto stipulato nel 1527, costituito da ben 21.600 (ventunomilaseicento) capolavori di alta oreficeria; una raccolta di opere d’arte mai esposte che per valore economico, è considerato il tesoro più importante al mondo, di gran lunga superiore a quello della Regina d’Inghilterra e degli Zar di Russia; Napoli ha inoltre da mostrare un immenso patrimonio museale, artistico ed architettonico in gran parte ancora inesplorato.
Nel Museo Archeologico Nazionale i depositi sono ben più ricchi del patrimonio artistico esposto. Occorrerebbe quadruplicare la superficie espositiva per valorizzare 500.000 (cinquecentomila) reperti archeologici, tra cui una selezione di 1.200 affreschi. Al Museo di San Martino, giacciono mille dipinti dell’ottocento napoletano mai esposti, una vera Galleria di Arte Moderna da valorizzare. Anche il Museo di Capodimonte con le sue collezioni farnesiane, borboniche e post-unitarie ha migliaia di capolavori custoditi nei depositi. La lista dell’inedito artistico, passando anche per le arti minori, è ben più lunga di quanto si possa immaginare.

Cosa vorremmo fare?
Ritornare all’idea di Ferdinando IV di Borbone di istituire a Napoli una Galleria Universale, al centro della rete dei beni culturali napoletani.

Dove possiamo crearla?
A Palazzo Fuga, una proprietà Comunale inutilizzata; un palazzo Borbonico praticamente abbandonato di 104.000 (centoquattromila) metri quadrati di superfice, con annesso parcheggio di oltre 40.000 (quarantamila) metri quadrati; uno dei palazzi più grandi d’ europa situato a brevissima distanza da Autostrade, Aereoporto, Stazioni Ferroviarie, Metropolitane e Marittime, al centro di una perfetta e preesistente rete di accesso e di accoglienza ed in grado di ospitare le attività descritte, ed oltre, ed esserne vetrina universale.

Museo e non solo Nella tradizione borbonica del palazzo, la struttura doveva servire a insegnare arti e mestieri agli indigenti, per questo, oltre alla destinazione Museale, pensiamo anche ad una organizzazione che esalti le eccellenze del Mezzogiorno quali: lavorazioni artigianali tipiche, arte presepiale, tarsie lignee, lavorazioni di cammei e pietre dure, fonderie artistiche, arte orafa, seterie, nonché una galleria commerciale con biblioteche, gallerie d’arte, negozi di antiquariato, ma anche bar, ristoranti, cineforum centro congressi in un incredibile contenitore di beni culturali.

Molte volte i percorsi difficili sono anche i più entusiasmanti.

Realizziamo a Napoli il nostro Louvre, un “Louvre napoletano”, il potenziale Museo più grande del Mondo, un omaggio a Napoli, alla millenaria storia del Sud, una grande galleria che valorizzi il nostro territorio e le tradizioni artigianali.

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